La VIGOR ricordata da un Ex atleta
È vero che il nome “Vigor” gli venne attribuito solo nel 1957, ma il gruppo
sportivo di Ligornetto era già nato, dal gennaio 1955, per la strenua volontà
e determinazione del suo creatore don Cesare Realini e con l’amabile consenso del parroco, don Ermanno Fontana.
Sono dunque settant’anni da che l’oratorio e il suo modesto terreno, un fazzoletto di terra, hanno iniziato a supportare le gesta atletiche dei giovani ligornettesi.
«Mens sana in corpore sano» il motto adottato sin dall’inizio e perpetuato incessantemente con il susseguirsi di dirigenti, allenatori, preparatori ed atleti, nell’attività condotta dalla società nella sua ormai lunga vita.
Lunghe schiere di giovani, dapprima solo maschi, con l’aggiunta poi delle ragazze,fatte di ligornettesi prima e poi infoltitesi con l’arrivo di praticanti provenienti dai paesi viciniori, hanno beneficiato delle opportunità offerte dalla società, che ha cercato negli anni di rendere le proprie attività sempre più allettanti e in linea con l’evolversi dei tempi. Da una spiccata predilezione iniziale per le corse di orientamento e le staffette, dettata pure dall’esigenza di fare di necessità virtù, in quanto carenti di istallazioni idonee ad altra preparazione, si è passati gradualmente a una conversione all’attività più volta
all’atletismo puro,pur mantenendo l’attenzione nei confronti di raduni podistici competitivi, socializzanti, che sono parte importante del movimento ticinese, e che ancora sanno di sagra campestre e che hanno il pregio di riproporre antichi sapori.
I primi allenamenti, così come praticati per un ventennio almeno, avvenivano su quello spazio limitato del retro oratorio nonché sui sentieri e sulle strade del paese. Con il bello o con il brutto tempo,nelle sere d’allenamento,nella campagna, in collina o nel paese risuonavano i rumori dei corridori,dal battere veloce dei piedi alle grida,ora allegre ora di fatica, che uscivano dalle liete brigate.
Erano divenuti suoni amici per il paese, assopito nella sera, che li aveva accolti dapprima con occhio benevolo e poi vieppiù partecipe e coinvolto nelle sorti e nei risultati di quella che ormai era divenuta la sua Vigor.
Intanto questa maturava e cresceva allargando sempre più la sua attività alle varie discipline atletiche, sorretta da preparatori sempre più profilati e attenti
alle esigenze e necessità dello stuolo di ragazzi che la frequentavano.
Si aggiunsero i campi di allenamento, in patria e all’estero, voluti per un’adeguata preparazione,ma rivelatisi pure delle eccellenti esperienze formative e umane.
L’attività può oggi avvalersi di più strutture congeniali con la frequentazione regolare delle piste di Rancate e di Mendrisio e con qualche espatriata sino a Chiasso. Pur con la limitatezza dei mezzi a disposizione, gli atleti della Vigor hanno conseguito con regolarità risultati apprezzabili e financo di assoluta eccellenza, sia in campo ticinese quanto nazionale.
Si ricordi inoltre come un’atleta vigorina, insieme al suo valente allenatore, giunse all’aureo traguardo di una partecipazione olimpica. Ancora,non si dimentichi come la società si faccia carico dell’organizzazione di più momenti aggregativi, che hanno il pregio di mantenere vivo l’interesse della popolazione, rinsaldarne i legami e riproporsi come riferimento positivo per la formazione dei nostri giovani.
Tutto ciò è accaduto ed è oggi ancora permesso grazie al concorso di molte persone, che negli anni hanno accudito a tutte le incombenze che la vita societaria richiede e che spaziano dalle menti pensanti, alle braccia robuste, alla costante dedizione alla causa di un corpo di volontari, sino all’indispensabile, e mai sufficientemente riconosciuta, attività dei tanti illuminati allenatori e monitori che prestano la loro opera nell’interesse degli atleti, oltre all’importante supporto economico fornito dal Comune, da un Istituto bancario, da più aziende locali e da molti sostenitori.
Il rinnovato “vigore” odierno di dirigenti, allenatori e di tanti volontari permette, in coincidenza con la giusta celebrazione di un onorato genetliaco da settantenne, di guardare al futuro con ottimismo e con l’auspicio di poter continuare ad essere un punto di riferimento per il completamento della formazione fisica ed emotiva della nostra gioventù.
Ad multos annosVigor!!!
Renato Bullani