Eric racconta la sua esperienza ai CE U18

Eric racconta la sua esperienza ai CE U18
Quispe Eric Huanca of Switzerland at the European Athletics U18 Championships in Banská Bystrica, SNP Stadium DUKLA, on Thursday, 18. July 2024

Foto: Athletix.ch

Eric Huanca Quispe, giovane mezzofondista della VIGOR Ligornetto, ha rappresentato la Svizzera ai Campionati Europei U18 che si sono disputati a Banská Bystrica (Slovacchia) dal 18 al 21 luglio. Per lui si è trattata della prima convocazione su un palcoscenico internazionale con i colori rossocrociati.

Ecco di seguito dichiarazioni e emozioni dell’atleta in merito all’esperienza vissuta.

Era da parecchi anni che un atleta vigorino non riusciva a qualificarsi per un grande avvenimento. Che emozioni si provano nel raggiungere un simile risultato?

Le emozioni provate sono parecchie, come anche l’allenamento e il duro lavoro necessari per raggiungere questo traguardo, che si spera sia solo l’inizio di un lungo cammino.

Provo un certo senso d’orgoglio nel rappresentare la mia nazione, ma soprattutto molta riconoscenza verso tutte le persone che mi hanno aiutato ad ottenere questo grande risultato.

La qualifica alla finale era un obiettivo estremamente difficile da raggiugere, ed in effetti il tuo piazzamento non è bastato per inserirti tra i migliori 4 della tua batteria (settimo rango). Sei comunque soddisfatto del tuo risultato?

Sono molto soddisfatto: certo, non mi sono qualificato per la finale che sarebbe comunque stata molto difficile da conquistare, e bisogna aggiungere che si è trattato del mio primo grande evento a livello internazionale. Ritorno da questi Campionati Europei davvero felice dell’esperienza che ho potuto vivere.

Dopo un’esperienza del genere cambierà qualcosa nel tuo modo di vivere e praticare l’atletica?

Sicuramente nella messa in pratica dell’atletica sì. Vista la posta in palio e la gara molto nervosa, ho imparato sicuramente a mettermi di più nella mischia e a combattere corpo a corpo con gli avversari, che non mancavano di spintonare e sgomitare; a conferma di ciò le parole di un mio amico, il quale mi disse che la gara sembrava quasi più un incontro di boxe che un 1500m.

Attraverso questa esperienza ho anche affinato la mia capacità di gestire le competizioni (questa non l’ho gestita molto bene, ma dagli errori commessi non posso che migliorare).

Però nel vivere l’atletica non cambierà nulla: continuerò a dare sempre il massimo di me stesso e a divertirmi praticando questo sport.  

Rappresentare la propria nazione in una competizione ti fa vivere la gara in un modo diverso rispetto a correre per la propria società?

Sinceramente non molto. Durante questo genere di gare (soprattutto quelle di mezzofondo e fondo) ho talmente tanti pensieri che risulta facile dimenticarsi addirittura di essere ad un Campionato Europeo.

Quello che penso si potrebbe vivere in modo diverso è la celebrazione di un podio o di una vittoria, laddove quindi ci si ritrova più rilassati e spensierati.

C’è qualcosa che ti ha impressionato durante questi Campionati Europei?

Sicuramente mi ha colpito l’organizzazione. Qui ogni singolo evento e ogni singolo spostamento sono programmati nel dettaglio e non ci sono mai stati ritardi, complice anche l’eccellente lavoro svolto dallo staff. Inoltre mi ha anche impressionato il fatto di vedere così tante persone di nazionalità, età ed etnie differenti in un solo luogo e con un solo obiettivo: dare il proprio meglio e rappresentare nel migliore dei modi la propria nazione.

Vuoi approfittare per ringraziare qualcuno?

Chi potrei non ringraziare se non il mio coach Marta Salvadè, che mi sta guidando verso traguardi che fino a qualche anno fa ritenevo quasi irraggiungibili; grazie a lei sono migliorato molto e ci siamo trovati in buona sintonia. Un grandissimo grazie va anche a tutti i miei compagni di squadra, soprattutto a Sara e Giulia Salvadè, che fin da subito hanno saputo guidarmi verso la retta via.

Anche se non direttamente visibili, non posso non ringraziare i miei genitori, che mi supportano, o meglio, sopportano ogni giorno nelle mie sfide quotidiane di atletica e non, e grazie ai quali ne esco spesso vittorioso.

Infine, ma non per importanza, ringrazio la mia società sportiva VIGOR Ligornetto per il sostegno e il supporto conferitomi.

Quali altri obiettivi ti sei posto nel corso della seconda parte di stagione?

A livello mentale l’obiettivo rimane sempre e solo quello di dare il massimo di me stesso mantenendo alto il livello di focus, questo è ciò che conta; ma soprattutto non avere mai rimpianti.

Più nel concreto, direi che ora la mia mente è già in direzione dei Campionati Svizzeri giovanili che si terranno a Losanna giusto prima dell’inizio della scuola.

La società si complimenta ancora con il giovane mezzofondista Eric e con l’allenatrice per questo splendido e memorabile risultato.

Per Eric così come anche per gli altri atleti VIGOR gli occhi sono ora puntati verso i Campionati Svizzeri di categoria: a tal proposito verrà svolta parte della preparazione in Engadina con le consuete due settimane di campo d’allenamento.