Quando volare è una dote innata: Giovanna Demo chiude la sua carriera agonistica

MM – Questa è la storia di una carriera agonistica iniziata a Vicenza con una corsa campestre nel 2000 e terminata a Chiasso nel settembre del 2016, con al collo complessivamente 5 titoli nazionali elvetici nel salto in alto. La storia di Giovanna Demo.

L’esperienza crossistica fu subito archiviata: Giovanna non fu notata per essersi piazzata fra le ultime classificate, bensì per la sua statura. Giusto un paio di balzi verticali, e il suo primo allenatore si accorse delle possibilità della giovane ragazza. È così che iniziò una bella avventura, fatta di sfide e incontri ravvicinati con l’amica-nemica asticella del salto in alto.

L’approdo in Ticino e al panorama dell’atletica rossocrociata (Giovanna ha doppia cittadinanza elvetica e italiana) coincise con gli impegni universitari, mentre l’approdo alla VIGOR Ligornetto e all’allenatore Andrea Salvadè fu una scelta consapevole. Era l’autunno del 2014, Giovanna era amareggiata per non aver centrato l’obiettivo dei Campionati europei di Zurigo, ma aveva al contempo ancora molta voglia di saltare. Di provare un’esperienza nuova, diversa. In più, a Ligornetto avrebbe trovato anche Irene Pusterla, che sarebbe stata un’ottima compagna d’allenamento. Bastarono poche parole e l’allineamento delle agende, a indurre Giovanna verso questa nuova avventura che si sarebbe sviluppata con un progetto articolato su due anni.

Nell’inverno del 2015, dopo pochi mesi di allenamento alla VIGOR, Giovanna conquista subito la medaglia d’oro ai Campionati svizzeri indoor con la misura di 1,82 m a conferma del nuovo lavoro di allenamento e tecnica. Nonostante una preparazione primaverile pressoché perfetta, nel periodo outdoor in maggio le viene riscontrata una microfrattura subito dopo la prima gara che la tiene lontana per diversi mesi dalle pedane. Un momento molto difficile, ma Giovanna e Andrea non desistono e continuano a lavorare caparbiamente insieme, con programmi d’allenamento alternativi, in maniera programmata e conseguente verso l’obiettivo del loro progetto comune: i Campionati europei 2016 di Amsterdam. Arriva una nuova stagione invernale e una nuova occasione per ripartire con fiducia. Un inverno con parecchi stage al CST di Tenero, dedicato a rimodellare e perfezionare una tecnica di salto nuova, più appropriata per l’atleta, verificata regolarmente con riprese video.

Il 23 gennaio 2016 Giovanna è in pedana a Padova in uno dei momenti più esaltanti del progetto e realizza un ottimo 1,84m, mancando poi proprio di un niente la misura di 1,86m alla prima e unica prova a quell’altezza. Ma quel che è più importante è che una persona del calibro di Gianfranco Chessa, allenatore di atlete di altissimo livello quali Alessia Trost e Désirée Rossit, in quell’occasione guardando Giovanna saltare abbia esclamato: “Questa Giovanna è tutta un’altra atleta!”. Merito del commissario tecnico della VIGOR, Andrea Salvadè, che ha saputo, con le sue visioni, intuire le limitazioni biomeccaniche nella tecnica di salto precedente di Giovanna e proporre degli schemi innovativi che Giovanna, a sua volta, ha saputo metabolizzare e riproporre in gara al meglio sfilando sull’asticella con grande efficacia.

Purtroppo però la sfortuna ci ha messo ancora una volta del suo; un altro infortunio fortuito al tallone del piede di stacco frena Giovanna che si vede costretta a gareggiare in modo limitato nel periodo di qualificazione per Amsterdam. In giugno, al rientro nel meeting internazionale a Madrid salta 1,78m con una rincorsa ridotta a soltanto sei appoggi, un’esperienza fondamentale per riacquistare fiducia. Solo in luglio sarà in grado di saltare nuovamente senza fastidi, passando per dei meeting nazionali dove a Bulle risale alla misura di 1.80 che le infonde nuovamente fiducia. Giovanna arriva così con la giusta carica ai Campionati svizzeri di Ginevra di fine luglio, dove in una gara molto emozionante e dimostrando tutto il suo carattere sbaraglia la concorrenza più diretta.È titolo svizzero assoluto, con la misura di 1.82m. Una gara entusiasmate, di grandi emozioni, nella quale emerge un’atleta grintosa, sostenuta dalla “clap” del pubblico. Un successo che entra tra i migliori ricordi di questo progetto. L’avventura agonistica di Giovanna Demo termina in settembre a Chiasso, al Gran Premio Mendrisiotto e tappa dello Swiss Jump Tour. È l’occasione per salutare il suo pubblico, abbracciare i suoi compagni d’allenamento e il suo allenatore, con cui ha condiviso un’esperienza sportiva molto speciale.

Un percorso che ha permesso ai due di crescere insieme con fiducia reciproca e motivazione profonda nell’ambito di un progetto che, in soli due anni, ha permesso di forgiare un connubio saltatrice-allenatore indissolubile in grado di affrontare ogni momento, di successo e di difficoltà. Per i risultati ottenuti nel 2016, Giovanna è stata premiata recentemente dalla Città di Mendrisio insieme a Irene Pusterla, in occasione della manifestazione “Riuniti nello sport”.

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