Ire e Marco da Basilea con il sorriso

Lo scorso finesettimana Irene Pusterla ha pure conquistato ai Campionati svizzeri di Basilea l’ennesimo titolo nazionale. Ire è entrata in scena sulla pedana del salto in lungo anche alla ricerca di una bella misura. Purtroppo allo stadio non si è riusciti a garantire il totale successo dello spettacolo offerto dalla primatista svizzera : la corrente elettrica è venuta a mancare e l’inizio della gara è stato posticipato di 45 minuti e pure qualche goccia di pioggia non ha aiutato ! Irene, nonostante le condizioni non proprio ideali e l’esagerato protrarsi del concorso che l’ha tenuta impegnata per quattro ore, ha comunque saputo regalare al pubblico basilese un bel salto di 6,55m che le ha permesso di relegare la concorrenza a mezzo metro di distanza. Marco Maffongelli era invece al via della gara dei 1500m e pure lui ha terminato la sua fatica con un bel sorriso, ma cominciamo dal principio…

Metri e poi chilometri, chilometri che passano sotto i piedi, a volte con facilità altre a fatica, ma in quel caso si stringono i denti e si va avanti, verso l’obiettivo. Sudore, fatica, concentrazione e volontà si aggiungono ai chilometri nella vita di un mezzofondista. Poi arriva finalmente quel momento in cui tutto funziona alla perfezione e si disegna il capolavoro della propria migliore prestazione. A quel punto si dimenticano i chilometri e la fatica, che lasciano spazio al sorriso, alla gioia, all’orgoglio, a volte alle lacrime di felicità. Questo è successo a Marco Maffongelli a Basilea, partito con l’obiettivo di sfondare il muro dei 4 minuti nei 1500, barriera a cui si è avvicinato fin da inizio stagione ma che non è mai riuscito ad infrangere. A Basilea la gara è stata perfetta : allo sparo Marco è scattato come una molla al secondo rango, facendosi portare dalla scia dell’atleta che lo precedeva. Il primo giro è velocissimo : 60 secondi, ma non c’è tempo per pensare, bisogna correre, correre, correre. Passaggio ai 1000m : 2’37, ora bisogna correre, crederci, non mollare, mai. Ultimo rettilineo : il cronometro inesorabile scandisce il tempo che passa 3’50, 3’51…3’57’’88 ! Il muro è infranto, disintegrato, e Marco ha ancora il tempo di correre ad abbracciare l’altro artefice di questo bel successo, con cui ha condiviso chilometri, sudore e fatica : Andrea Salvadè.

Da Basilea la nostra stella del salto in lungo Ire e Marco sono partiti alla volta di Celerina dove tutto la squadra VIGOR aveva appena inaugurato il 21° campo d’allenamento. Sulla pista di St. Moritz Ire lavorerà per una rifinitura della forma in vista di Daegu e tutti gli altri lanceranno al meglio la seconda parte di stagione.

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