Cronaca di due vittorie non annunciate !
Carissimi amici della Vigor, da ormai un paio di giorni sono diventata campionessa ticinese sugli 800m e sui 400m. Per me, e penso per molti altri, questo risultato è giunto parecchio a sorpresa. In effetti alla vigilia dei campionati penso fossero davvero pochi coloro che sarebbero stati disposti a scommettere anche un solo franco sui miei successi. E invece … le vittorie sono arrivate, con parecchia fatica e … soprattutto parecchia ” suspence “. Ma proprio grazie a quest’ultima caratteristica sono piugrave; ” saporite ” ! Non è molto tempo che faccio parte della società, e alcuni di voi ancora nemmeno mi conoscono. È proprio per questo motivo che ho deciso di scrivere qualche riga su di me e su come ho vissuto questi momenti prima durante e dopo le gare. … spero di non annoiarvi… Sono nata a Bellinzona il 26 dicembre del 1977. Sono la più piccola dei tre figli che i miei eccezionali genitori hanno deciso di mettere al mondo. Fin da piccola sono stata spronata a fare sport, tanto che a 4 anni sapevo giagrave; nuotare in due stili e sciare bene. All’età di 6 anni ho cominciato a nuotare nella societagrave; cittadina e vi sono rimasta fino ai 15 anni circa. Dopo un paio di anni o tre di ” dolce far niente ” (sportivamente parlando) ho deciso di iscrivermi in una delle società di atletica della mia città così da tenermi un po’in forma e avere un po’di compagnia per correre. Ma la competizione ha sempre suscitato un certo fascino su di me e dopo pochi mesi già stavo facendo la mia prima gara. È iniziata cosigrave; la mia avventura da atleta che mi ha sempre più spinta a seguire in tutto e per tutto le orme del mio carissimo zio Roberto. Nel frattempo ho concluso i miei studi alla Scuola cantonale superiore di commercio a Bellinzona e, dopo una pausa lavorativa di un anno e mezzo circa, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di economia presso l’università di Lugano, dove tuttora seguo i corsi del quarto semestre. Nel settembre del 1999, ho deciso di correre per i colori della VIGOR. Chiaramente la scelta della società non è stata casuale. Il primo motivo che mi ha spinta fin quaggiù è il gruppo che avrei trovato per allenarmi. Con Marta, Manu e Angela abbiamo istaurato un rapporto eccezionale di amicizia e collaborazione, e per qualsiasi problema sportivo e non , ognuna di noi sa di poter contare sull’appoggio delle altre tre. Secondariamente ritenevo e ritengo tuttora che Andrea fosse il migliore allenatore in Ticino per il mezzofondo. E infine (ma non meno importante degli altri) sono stata letteralmente affascinata dalla struttura organizzativa, dalla passione e dall’entusiasmo che sta dietro a questa piccola società. Dunque … eccomi qui ! Il primo anno di allenamenti ha dato già frutti insperati. Il mio crono della scorsa stagione sugli 800m si è infatti fermato a 2’14’’57 contro un 2’21’’ dell’anno precedente. Quest’anno lo abbiamo affrontato ancora diversamente. Sono riuscita a passare l’inverno indenne da infortuni. Ho potuto allenarmi un pochino di più grazie all’orario scolastico favorevole e … i risultati in allenamento già si vedono. Ma ora vorrei tornare a parlare di Campionati Ticinesi 2001. Personalmente mi innervosisco parecchio prima di una gara. Infatti già durante venerdì il mio stomaco si faceva sentire. Il terrore di fare brutte figure mi perseguitava giorno e notte… a tal punto che sabato mattina alle 5.30 mi sono svegliata e ho comiciato pensare che 12 ore più tardi sarei stata sulla linea di partenza. Non c’è più stato verso di riaddormentarmi e così ho continuato a girarmi e rigirarmi per diverse ore in un lago di sudore e con il cuore che raggiungeva probabilmente le 170 pulsazioni al minuto ! Finalmente arriva l’ora di partenza da casa…un viaggio tranquillo … e poi concentrazione massima sulla gara. Per una volta la mia grinta era alle stelle e, quando dopo 100m di gara ho capito che sarebbe stata una corsa tattica, le mie speranze di podio si sono impennate vistosamente. Ai 600m si cambia ritmo e comincia lo sprint finale. Decido di rimanere in seconda posizione fino alla fine della curva, per poi dare il massimo negli ultimi 100m. Una volta appaiata la mia avversaria ho capito che la medaglia d’oro poteva essere mia … e così è stato ! Tra urla di gioia ho tagliato il traguardo incredula di ciò che avevo fatto. Era la mia prima medaglia d’oro ai campionati ticinesi … e penso che difficilmente me la scorderò ! Andrea ha perso qualche anno di vita … oltre a essersi mezzo spaccato un braccio dalla gioia ! … e pensare che sul giornale mi davano come outsider !… La giornata continua con le eliminatorie dei 400m, che come prevedibile non pongono alcun problema. Verso le 20.00 riparto alla volta di Bellinzona, dove un gruppo di amici mi aspetta per festeggiare. Un bel piattone di pasta e poi a nanna. Nulla mi perseguita durante la notte, il peggio è passato ! La domenica si corre alle 16.30. Non sono più particolarmente nervosa … forse sono fin troppo sicura delle mie capacità, e questo non egrave; un bene. Bisogna sempre essere umili e temere ogni avversario. Alla partenza lascio che le mie avversarie prendano un po’di vantaggio, conoscendole bene so che partono sempre troppo veloci e se cercassi di stargli dietro per me sarebbe la fine. Bisogna inoltre considerare che abbiamo nelle gambe l’800 del giorno prima e che puntualmente si fa sentire un qualche doloretto qua e là. Verso i 250m mi accorgo di aver lasciato troppo spazio alle altre. Cerco subito di recuperare e di appaiare la prima, da qui via si gioca sulla velocità, ma in particolare sulla resistenza ! Gli ultimi metri della gara li percorro ad occhi chiusi, così che non so nemmeno se ho vinto io. Ma a giudicare dal boato si direbbe proprio di sì ! Il povero Andrea ha perso ancora qualche anno di vita (scusa Marta…) ma è talmente felice di avere vinto tutto dai 400m ai 3000m (sia nelle attive sia nelle junior) che bazzica stralunato e incredulo per tutto il comunale. Alla sera tutti a festeggiare aspettando e pregustando gli articoloni che sarebbero apparsi sui giornali del giorno dopo. Ma lunedì … che delusione…va beh, vorrà dire che ci dovremo riconfermare ! ! Bene … penso ormai di avervi resi partecipi di tutto. Spero che nel nostro piccolo questo articolo possa essere apprezzato.
A tutti i bravissimi giovani della VIGOR dico : Chi lotta può perdere, chi rinuncia a lottare ha già perso. … Forza VIGOR … avanti così ! Salutoni a tutti dall’outsider Linda Curti